Immaginate un uomo – anzi una donna – che imbraccia un violino e lo suona magnificamente sorridendo a chi lo guarda con stupore. Riccardo Morsilli è abituato a suscitare sorpresa in chi lo osserva, perchè sfida il moralismo di chi si ferma alle apparenze.
Artista di strada che lavora nei giardini di Castel S. Angelo a Roma, in abiti eccentrici per un uomo, ma significativi: l’8 marzo indossava scarpe rosse col tacco contro la violenza alle donne, è andato a suonare per i bambini malati in ospedale, sposa cause civili e provoca i passanti curiosi con garbo e senza polemica.
Gli piace potersi esprimere per quello che sente e per come è, perchè oltre ad un artista è una persona, e come tale non va giudicata per l’abito o il suo orientamento sessuale, ma per il suo comportamento. Perchè, come dice Riccardo: “Quando ti prendi la libertà di essere te stesso, la dai anche agli altri.”
Sotto la nostra redazione ci fa piacere sapere che gravitano persone così ricche di spessore e sensibili, come un’altra artista di strada, cantante, non particolarmente bella, non giovanissima, non appariscente, ma brava e – soprattutto – fiera del suo lavoro: allietare i passanti sul ponte degli Angeli con la sua chitarra. La prossima volta non dimenticherò di chiederle il nome, oltre a darle il suo obolo.