Intervista a Luc Loren uno dei più noti “influencer” europei, nella scalinata davanti alla Commissione Europea, a Bruxelles

Come ti chiami?

Mi chiamo Luc Loren e sono un comunicatore. Sono yutuber, influencer e dj ma mi piace riassumerlo in comunicatore perché alla fine quello che mi interessa è trasmettere un messaggio che può essere veicolato su più canali, la musica, un video su youtube, una foto in Instagram. I promo che faccio sono di libertà, tolleranza, rispetto e diversità.

Quanti ti seguono?

Su youtube più di 400mila e Istagram più di 280mila.

Non ti dà un po’ d’ansia questo lavoro?

Beh, diciamo che stare in un luogo pubblico (inteso come rete, ndr) genera un po’ di stress, e devi pesar molto bene le tue parole, soprattutto come nel mio caso quando sei un influencer social, quando stai rivendicando diritti umani e stai lottando, devi che parlare sempre correttamente, utilizzare terminologia giusta, e quando sbagli, le persone ti criticano, devi essere molto attento, il posizionamento ideologico ha un rischio in sé, c’è gente a cui non piace ciò che dici e ad altri sì, allora devi essere preparato anche all’insulto… nel mondo internet tutto è permesso, si può scrivere o dire qualsiasi cosa, buona o cattiva che sia. Sta alla responsabilità dell’influencer fermarsi con il buono e scansare il cattivo, però non è facile.

Credi possibile per alcuni Paesi (Spagna, Italia, etc) uscire dall’UE? Spero di no! Sto qui proprio per testimoniare l’importanza di partecipare a queste elezioni europee, e soprattutto che i giovani – alla fine sono loro il mio pubblico – si rendano conto dell’importanza di andar a votare, perché ciò che tu voti riguarda non solo te ma tutta la società… e l’importante è che si voti con il cuore, seguendo i propri valori.

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