Truffe, abusi e plagio: ancora una volta, c’entra la Chiesa

Un prete con precedenti, si fa adottare da una parrocchiana all’insaputa dei parenti di quest’ultima. Pochi mesi fa, al funerale della donna nella celebre Chiesa Nuova dove è lui l’officiante, impedisce alla sorella della deceduta di leggere un breve, toccante ricordo, scritto di suo pugno per la triste occasione.

A nulla valgono gli avvertimenti degli amici della vittima di stare alla larga da lui: in qualità di “figlio”, eredita – fra le altre cose – una casa di 300mq in centro storico. “E’ stata raggirata, si circonda di brutti elementi“, confida alla sorella chi la conosce bene. 

Il fatto avviene a Roma e risale all’estate scorsa. L’adozione in età matura è un istituto che si può porre in essere – in maniera fraudolenta – quando si configura stato di soggezione psico-fisica nell’adottante verso l’adottato. Da più parti giurisprudenziali si chiede il ripristino nel Codice Penale del reato di plagio.  

Se l’adottante muore in conseguenza dell’attentato, la revoca dell’adozione può essere chiesta da coloro ai quali si devolverebbe l’eredità in mancanza dell’adottato e dei suoi discendenti. Molte le segnalazioni di casi simili alla Procura, e altrettanti quelli rimasti impuniti: 

Prete si fa regalare soldi e auto da due anziane sorelle: a giudizio  

Il pm: ha approfittato del loro stato mentale incassando centinaia di migliaia di euro. Le sorelle partecipavano alle sue celebrazioni della messa. (Corsera, 15/3/21)

Prete eredita un milione da anziana: imputato per circonvenzione d’incapace

Presente in aula don Angelo Altavilla, ex parroco della chiesa di Latiano: i beni erano di una donna di 89 anni, sua parrocchiana. (Brindisireport 3/7/18)

Truffatori in nome di Dio: a Salerno lo scandalo dei falsi preti

In crisi depressiva per essersi lasciata con il marito, aveva cercato conforto spirituale da alcuni presunti preti che dopo diverse sedute l’hanno raggirata sottraendole – attraverso il plagio – un appartamento di proprietà dal valore superiore ai 300mila euro. Ma non è l’unico caso, in quanto lo stesso gruppo – che opera nella Valle dell’Irno – avrebbe sfruttato l’incapacità di intendere e di volere di persone ultraottantenni e farsi intestare beni di proprietà oltre a farsi consegnare denaro contante. (Metropolisweb 6/5/16)

Il processo: circonvenzione d’incapace

Con l’accusa di aver manipolato e soggiogato un’anziana fino a farsi consegnare 140mila euro, un prete di Civitella Roveto è stato condannato a 16 mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 120mila euro. Ad accorgersi di quanto accaduto e dell’ingente somma che mancava dal conto della malcapitata sorella è stato il fratello di 83 anni, al quale la donna si era confidata dopo il ricovero in ospedale, dove dopo poco è deceduta. A incastrare il sacerdote ci sarebbe una dettagliata perizia che ha accertato «lo stato di deficienza psichica e delle facoltà di discernimento dell’anziana». (Il centro 4/1/16)

Prete a processo: “Ha ‘manipolato’ il testamento di un’anziana”

Secondo l’accusa, il religioso avrebbe convinto una parrocchiana ultracentenaria a modificare il proprio testamento per lasciare tutti i suoi beni alla Chiesa. Grave l’accusa: “Circonvenzione d’incapace” (Today cronaca/Rimini 5/2/15)