C’era una volta ma c’è ancora

Siamo disposti ad avere torto? Spesso, come gli struzzi, mettiamo le emozioni sotto la sabbia per continuare ad avere ragione e non affrontare la realtà, ma così facendo ci infiliamo proprio nelle condizioni di sofferenza che vorremmo evitare.

In uscita lunedì 28 novembre 2022 “C’era una volta ma c’è ancora”, il secondo libro di Manuela Toto, esperta in fiabaterapia, un vero e proprio manuale di crescita personale attraverso le fiabe, scritto per farci tirar fuori la testa dalla sabbia e smettere di fare gli struzzi, attraverso un viaggio dentro noi stessi per capire il nostro mondo interiore e superare le nostre difficoltà.

Come accade nelle fiabe, di pagina in pagina, il lettore può diventare protagonista di una trasformazione radicale, attraverso cinque step, corrispondenti a cinque temi: autostima, comunicazione, relazioni, desiderio, cambiamento.

Lo strumento usato è appunto quello delle fiabe, attraverso il metodo FabuLabR ideato dalla dottoressa Toto dopo la sua formazione con Paola Sant’Agostino, terapeuta junghiana, esperta in psicosomatica e fiabaterapia. 

Un ennesimo metodo per cambiare la vita della gente? Niente di nuovo e costruito, piuttosto il ricorso a storie che sono diventate eterne perché raccontano l’universale e che rappresentano una guida semplice e chiara di problem solving.

Qualche esempio? Il Mago di Oz racconta di come trovare la fiducia in noi stessi; Pinocchio della  responsabilità necessaria per passare all’età adulta; Il Gatto con gli stivali di come portare avanti un dialogo di qualità attraverso parole che possano essere magiche; Hansel e Gretel del superamento della fame emotiva; Cenerentola di come affrontare l’invidia e le persone demotivanti; Aladino della necessità di tornare a immaginare un futuro desiderabile, senza farci bloccare dalla paura.

La novità stupefacente delle fiabe, come viene raccontato nella prefazione, è che esse rivelano modi inediti di risolvere i nostri problemi, come bacchette magiche, pozioni, fate, che non sono facili espedienti, bensì esempi del pensiero controintuitivo, un “pensiero disobbediente”, per farci trovare soluzioni fuori dalla logica comune.

Soluzioni che nel libro, di volta in volta, vengono fissate attraverso esercizi specifici, da fare per iscritto, in modo da metterci in gioco: nelle fiabe i protagonisti passano da una condizione di miseria, povertà e mancanza a una di felicità, abbondanza e ricchezza solo grazie alle loro azioni e alla loro fiducia negli alleati incontrati durante il viaggio.

“La crescita personale – sottolinea Manuela Toto – non è una formula, come molti vogliono farci credere, bensì una salita dove possiamo fare solo un gradino al giorno. Il premio più grande non è arrivare prima o più in alto, ma rimanere integri durante tutto il viaggio, ossia decidere di non volersi più tradire,   assumendosi la responsabilità della propria vita.

Questo libro può rappresentare l’alleato del percorso di miglioramento personale a cui siamo tutti chiamati e che ci mostra come le fiabe non siano destinate solo ai bambini, ma parlino a ciascuno di noi, con ogni personaggio a rappresentare una parte di noi, in un processo di evoluzione continua”.

Mettendo insieme strategie che ruotano attorno alle fiabe e all’arte, attraverso le video-installazioni artistiche multimediali realizzate dall’Associazione Nemo Arte, la dottoressa Toto ha inoltre creato veri e propri laboratori narrativi ed esperienziali, definiti Nemo Lab, per approfondire i contenuti interiori di cui la fiaba è portatrice.

In questo modo accompagna singoli, gruppi e team aziendali – quali quelli di Nakpack, BayWa.r.e. e Almacis –  in percorsi di conoscenza interiore e crescita umana, per tornare a essere protagonisti della propria vita.